EA si impegna a promuovere la diversità e l'integrazione sul posto di lavoro e nelle nostre community. Per scoprire come EA lavori per accrescere la consapevolezza e il rispetto delle culture diverse, abbiamo fatto due chiacchiere con Dave Kim, responsabile di Global Diversity Inclusion & CSR.
Perché la diversità e l'integrazione sono importanti per EA?
Fondamentalmente siamo un'azienda creativa e promuovere una cultura inclusiva favorisce la partecipazione e l'innovazione, nonché ci permette di mettere insieme prospettive diverse per regalare al giocatore un'esperienza incredibile.
Che impatto ha la diversità in EA sui giocatori?
Oggi EA ha più utenti che mai in tante aree geografiche diverse. Parliamo di 2,6 miliardi di persone in tutto il mondo che giocano con i nostri giochi e l'età media oggi è intorno ai 35 anni. I giocatori si sono molto diversificati e EA si impegna ogni giorno per rispecchiare questa diversità sia nell'azienda che nei giochi. Crediamo fermamente che sfruttando una molteplicità di prospettive e alimentando una cultura inclusiva l'innovazione ne trarrà giovamento, per la gioia dei nostri utenti in tutto il mondo.
Quali sono le iniziative che EA porta avanti per supportare D&I sul posto di lavoro?
Il nostro impegno a favore della diversità e dell'integrazione inizia dai piani alti, con il Consiglio sulla diversità formato dai nostri leader senior e presieduto dall'amministratore delegato, Andrew Wilson. Ogni attività prevede dei progetti sulla diversità e degli obiettivi annuali come sostegno alle priorità di EA riguardanti D&I.
Inclusion@EA, un percorso di formazione globale sui pregiudizi inconsci, focalizzato sulla consapevolezza, l'identificazione e l'impegno attivo, è una delle iniziative a cui parteciperanno tutti gli impiegati, compresi i dirigenti. Lo scopo del programma è quello di creare una cultura inclusiva e indirizzare il comportamento individuale verso l'impegno e il rendimento, così come ridurre il peso del pregiudizio nel processo di assunzione e gestione delle attitudini.
Come viene incoraggiata la diversità nei giochi di EA?
In Dragon Age: Inquisition abbiamo presentato il primo personaggio transgender di EA, un tenente dell'esercito che sin dall'infanzia è cresciuto come una donna, ma poi scopre che la sua vera identità sessuale è maschile.
In EA SPORTS FIFA è stata introdotta per la prima volta la modalità storia, il cui protagonista è Alex Hunter, un diciassettenne di razza mista di umili origini, proveniente dal quartiere di Clapham, a Londra.
In The Sims™ 4 sono state ampliate le possibilità di personalizzazione del sesso del giocatore, grazie alla presenza di capi di abbigliamento neutrali e vari stili di voce e tipi di personalità. Questa funzione permette ai giocatori di creare il personaggio che preferiscono senza nessun limite di natura sessuale.
Mass Effect: Andromeda, un'avventura incredibile, dinamica e interattiva, mette in primo piano le relazioni multidimensionali con razze e persone diverse provenienti dai pianeti più disparati. Si tratta davvero di una storia sull'immigrazione e su come i personaggi collaborino per trovare un luogo nuovo dove sentirsi a casa.
Perché è importante per i team di gioco di EA lavorare in un ambiente diverso e inclusivo?
Non vogliamo solo creare una cultura in cui le differenze vengano accettate, ma vogliamo dare vita a una cultura in cui si faccia leva sulle differenze per creare un'incredibile esperienza interattiva. Vogliamo favorire la crescita personale di tutti coloro che propongono una prospettiva diversa e degli impiegati con le origini più varie. EA è certa che la capacità di creare questa cultura "fiorente" permetterà all'azienda di regalare ai giocatori di tutto il mondo le incredibili esperienze che si aspettano.
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