La parola a loro: Clint Oldenburg

L'obiettivo di EA è quello di ispirare tutti a giocare e a creare favolose esperienze per i nostri giocatori ovunque nel mondo e per farlo ci avvaliamo della collaborazione di persone incredibili, capaci di unire creatività, tecnologia e competenze per sviluppare nuove esperienze di gioco straordinarie e modi di giocare alternativi. L'esperienza maturata dal progettista senior di Madden NFL 20, Clint Oldenburg, sia nella NCAA che nella NFL, è stata molto preziosa per la realizzazione del franchise di football numero uno: EA SPORTS Madden NFL.

1. Perché hai voluto lavorare a EA?

Quando ero bambino, giocavo sempre con mio fratello ai giochi della serie EA SPORTS: era il nostro personale passatempo nazionale. Ovviamente, Madden NFL era il nostro preferito, ma ricordo scontri epici anche in NHL, NBA Live ed MVP baseball. EA SPORTS rappresentava un mondo entusiasmante ai nostri occhi ed era un modo alternativo per vivere gli sport. Quando poi ho avuto la possibilità di entrare a far parte del team di EA, un sogno è diventato realtà.

2. Com'è iniziata la tua carriera nel settore videoludico?

Il mio primo giorno come stagista di EA per il gioco NCAA Football è stato anche il primo nell'industria dei videogiochi. Sono entrato nel team tramite una borsa di studio offerta dall'università, chiamata NCAA Fellowship, dopo cinque anni di carriera nella NFL come offensive lineman. Si potrebbe anche affermare che la mia carriera nel mondo dei videogiochi sia iniziata quando ero bambino, ma concretamente ho cominciato a creare giochi a EA.

3. Qual è la cosa che ti piace di più dell'ambiente di lavoro di EA Orlando?

Le persone che lavorano allo studio Tiburon sono meravigliose. Quando ho iniziato come stagista ero un progettista alle prime armi e avevo bisogno di aiuto praticamente per tutto, ma i miei colleghi erano felicissimi di darmi una mano. È grazie a loro se sono cresciuto e ho studiato per diventare un vero progettista di videogiochi.

4. Qual è la parte più gratificante del tuo lavoro?

Sicuramente quando incontro persone in pubblico che, appena scoprono dove lavoro, mi dicono che amano i giochi di EA, o che i loro figli adorano giocarci. Fare felici le persone con i nostri giochi è una soddisfazione indescrivibile e vedere i loro volti che si illuminano quando ne parlano mi motiva ogni giorno a fare bene questo lavoro.

5. Quali sono le principali difficoltà del tuo lavoro?

I nostri titoli, specialmente quelli sportivi, sono immensi. Sono incredibilmente multisfaccettati e possono essere giocati in tanti modi diversi, perciò è davvero una grande sfida fare in modo che ogni singolo aspetto soddisfi le aspettative, sempre più alte, dei nostri giocatori. Ma è una sfida che accettiamo con entusiasmo e non smettiamo mai di inseguire l'eccellenza finché non l'abbiamo raggiunta.

6. Qual è il tuo titolo preferito tra quelli a cui hai lavorato?

Ho lavorato solo a NCAA Football e a Madden NFL, ed è davvero difficile scegliere fra i due. NCAA Football occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore, ma Madden NFL è sempre stato il mio gioco preferito.

7. Qual è il tuo incentivo preferito nel lavorare a EA?

Ce ne sono talmente tanti, che è davvero difficile decidere qual è il migliore. I festeggiamenti per i lanci organizzati dai team, i giochi scontati e/o gratis, la possibilità di partecipare a diversi eventi della NFL: c'è sempre qualcosa di bello da fare. Ma se proprio devo scegliere, per me è la possibilità di accedere al materiale video che riguarda la NFL e di poter conoscere giocatori e allenatori. Non esistono problemi che non possiamo risolvere grazie al facile accesso che abbiamo a tutto quello che riguarda il mondo del football professionistico.

8. Che consiglio puoi dare a chi vuole lavorare nel settore dei videogiochi e a chi vorrebbe lavorare nel tuo settore a EA?

L'unico consiglio che mi sento di dare a un aspirante progettista è questo: avere una passione immensa e profonda per i giochi, specialmente per quelli che crei. Per diventare un grande progettista di videogiochi, devi giocare più che puoi, a qualsiasi genere di titolo, ma il tuo gioco deve piacerti più di tutti. Se non piace a te, chi potrà mai trovarlo interessante?

A chi invece vuole lavorare nel mio campo direi: i dettagli contano. I giocatori fanno attenzione anche ai più piccoli particolari dei nostri titoli. E nessun dettaglio è mai troppo banale da poter essere dato per scontato: ogni minuscolo aspetto conta per creare un'esperienza di gioco divertente, eccellente, artistica e immersiva. Bisogna sempre spingersi oltre per sorprendere e far divertire i giocatori.

9. Qual è il tuo miglior ricordo legato a EA?

Il mio miglior ricordo legato a EA è l'incontro con l'allenatore John Madden, [che ha prestato il nome a Madden NFL ed è entrato nella Hall of Fame come allenatore capo degli Oakland Raiders]. È un'icona nel mondo del football ed è un personaggio con cui sono cresciuto, guardandolo in TV. La prima volta che l'ho incontrato, mi ha letteralmente interrogato sugli aspetti del football fondamentali per la sua visione del gioco. Voleva assicurarsi che avessi tutte le risposte. Per fortuna, ho superato l'esame a pieni voti e da allora ho la fortuna di avere un bellissimo rapporto con l'allenatore Madden.

10. Come ti rilassi e stacchi la spina?

Principalmente giocando. Visto che gioco tanto a Madden NFL in ufficio, quando sono a casa mi piace provare altri titoli e fare altre esperienze. Se voglio davvero staccare la spina, allora me ne vado in palestra, oppure da qualche parte in piscina a mangiare un ghiacciolo con mia moglie e i miei due figli!

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