EROI FUT
Scopri come sono stati realizzati gli Eroi FUT Marvel
EA SPORTS™ e Marvel si uniscono per riportare in campo altri calciatori amati dai tifosi in FIFA 23, trasformando gli Eroi FUT in supereroi.
Per la prima volta in 14 anni di storia di FUT, una serie di illustrazioni speciali prenderanno il posto delle foto di calciatori reali su 21 oggetti giocatore Eroi FUT FIFA World Cup™ selezionati.
Preparati a conoscere una squadra di stelle composta da atleti straordinari.
Landon Donovan
Alcuni diventano eroi da giovani e poi spariscono. Altri ci mettono più tempo a lasciare il segno. Landon Donovan si mise in luce durante la sua prima FIFA World Cup™ e da allora non si è più fermato. In quell'occasione, l'attaccante degli Stati Uniti, a soli 20 anni, realizzò una rete contro i rivali storici del Messico, trascinando la nazionale a stelle e strisce in semifinale.
Otto anni più tardi, a tempo quasi scaduto Donovan segnò il gol decisivo contro l'Algeria, che consentì agli Stati Uniti di vincere il proprio girone per la prima volta dal 1930. Una decina d'anni dopo i brillanti inizi di una carriera caratterizzata da gol e prestazioni da vero leader, Donovan si è ripetuto trasformando un calcio di rigore in extremis e regalando ai LA Galaxy la loro quinta MLS Cup. La sua eredità vive nel premio di MVP della MLS, intitolato proprio a lui, il miglior leader che il campionato statunitense abbia mai visto. Donovan è stato un eroe dall'inizio alla fine: la sua straordinaria capacità di risolvere le partite nel finale ne ha fatto dunque un Eroe FUT senza tempo.
Ricardo Carvalho
Quando un attaccante si trovava a dover affrontare Ricardo Carvalho aveva già perso in partenza, solo che ancora non lo sapeva. Le sue incredibili abilità difensive infatti gli permettevano di sventare qualsiasi tipo di minaccia. Riusciva sempre a leggere le intenzioni degli avversari prima che potessero fare la loro mossa e agiva di conseguenza.
Al Porto passò dall'essere un semi-sconosciuto arrivato in prestito, ad essere il miglior giocatore del campionato, trascinando i Dragões al netto successo per 3-0 sul Monaco in una finale della UEFA Champions League rimasta nella storia. Negli anni a seguire, fu grande protagonista con la maglia del Chelsea. Molti dei presenti a quella indimenticabile notte europea l'avevano previsto: Ricardo Carvalho era già un Eroe FUT, solo che ancora non lo sapeva.
Claudio Marchisio
Qualsiasi eroe può stupirci con doni fisici che lo rendono migliore degli altri. Solo i più grandi, però, sanno ispirarli a superare sè stessi. Claudio Marchisio ne è l'esempio perfetto. Da centrocampista, la sua capacità di adattarsi ad ogni situazione, unita all'abilità con cui riusciva a trasformare ogni possesso in un'occasione per puntare la porta e calciare a rete, hanno permesso alla Juventus di avere un centrocampo da leggenda.
Marchisio ha riportato i bianconeri sul trono della Serie A, aiutandoli a vincere il primo di nove scudetti consecutivi nella stagione 2011-12. È stato soprannominato "Principino" non solo per le sue gesta in campo, ma anche per il modo fiero ed elegante con cui le eseguiva, come in occasione dello splendido gol segnato con la maglia dell'Italia durante la FIFA World Cup 2014™ con il quale mandò i tifosi Azzurri in visibilio. La sua straordinaria abilità, la classe impeccabile e il legame con la sua città natale lo rendono l'esempio perfetto di Eroe FUT.
Yaya Touré
La sola presenza in mezzo al campo di questo moderno Colosso di Rodi era abbastanza per spaventare ed intimorire gli avversari. Nella stagione 2011-12, Yaya Touré ha trascinato il Manchester City alla vittoria della sua prima Premier League dopo ben 44 anni. Quell'anno viene ricordato per la rete all'ultimo minuto di un certo attaccante argentino che valse il titolo, ma se l'ivoriano non avesse realizzato una doppietta nel match precedente, i Cityzens non si sarebbero potuti giocare le loro chances all'ultima giornata.
Protagonista di una carriera straordinaria a livello di club, e con oltre 100 presenze con la nazionale della Costa d'Avorio all'attivo (comprese tre partecipazioni alla FIFA World Cup™) Touré era il classico giocatore capace di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti più difficili. Non gli avranno ancora costruito una statua, ma è difficile trovare Eroi FUT di tale grandezza.
Park Ji-sung
Gli avversari che non riuscivano a fermarlo o ad evitare il suo pressing asfissiante hanno sempre sostenuto che fosse dotato di tre polmoni. Coloro che non riusivano a sfuggire alla sua spietata marcatura erano convinti che avesse due cuori. Ma la verità su Ji-sung Park è molto più eroica. Dentro di lui batte il cuore di una tigre. Non è solamente dotato di una resistenza fuori dal comune, ma ha anche l'istinto della tigre che gli ha sempre consentito di scegliere il momento giusto per colpire. Spesso, quel momento è coinciso con le fasi finali del match, quando gli avversari erano ormai esausti.
Ma Park Ji-sung sapeva che una tigre non deve temporeggiare. Il suo splendido assist dopo appena 36 secondi nella sfida per il titolo contro il Chelsea lo ha incoronato campione d'Inghilterra in Premier, mentre il gol realizzato con la Corea del Sud nella FIFA World Cup™ 2010 lo ha reso il primo calciatore asiatico a segnare in tre edizioni consecutive di un mondiale. Ci troviamo di fronte a un vero Eroe FUT, non c'è alcun dubbio.
Diego Forlán
Chiunque può diventare un eroe in un giorno qualunque. Ma è nelle sfide più grandi, sui palcoscenici più importanti, che c'è bisogno di qualcuno che si faccia avanti e si prenda la responsabilità. Quando il gioco si fa duro, l'eroe di cui hai bisogno è Diego Forlán. Nel 2010 in particolare, "El Cacha" si è fatto trovare sempre pronto.
Protagonista nella finale della UEFA Europa League con l'Atlético Madrid, dove ha segnato una doppietta e vinto il premio di uomo partita, Forlán si è messo poi in luce nella FIFA World Cup™, aggiudicandosi la scarpa d'oro come miglior marcatore a pari merito e realizzando la rete più bella del torneo, con una spettacolare conclusione al volo dal limite dell'area nella finale per il terzo posto. Diego Forlán ha dimostrato di non essere un eroe qualunque, ed è proprio per questo che è ora un Eroe FUT.
Lúcio
Alcuni difensori si limitano a temporeggiare. Altri provano a giocare d'anticipo. E poi c'è Lúcio, un fulmine. Veloce, prestante e famoso per le sue incursioni palla al piede, era il terrore degli avversari con le sue entrate decise e la sua inesauribile energia. Ha giocato eroicamente ogni minuto della FIFA World Cup™ 2002 vinta dal Brasile, aiutando la sua nazionale a diventare la prima con cinque titoli mondiali in bacheca. Oltre ad aver collezionato 105 presenze con la nazionale verdeoro, Lúcio ha messo le sue straordinarie qualità al servizio di alcuni dei club più importanti d'Europa.
È stato tra gli artefici dello storico triplete dell'Inter, culminato con il successo nella UEFA Champions League che gli ha permesso di aggiungere un altro trofeo a una collezione già ricchissima. Ovunque abbia giocato, il suo ricordo è rimasto bene impresso nella memoria dei tifosi... e degli avversari. Ci sono due certezze dunque: che dopo il lampo ci sarà il fulmine, e che Lúcio è un Eroe FUT.
Rafael Márquez
Non tutti gli eroi sono leader. La maggior parte dei leader non sono eroi. Rafael Márquez ha imparato ad esserli entrambi. Le gesta eroiche per il suo Paese nel corso di venti lunghi anni lo hanno reso un vero simbolo della nazionale messicana, che l'elegante difensore ha difeso per 5 fantastiche FIFA World Cup™ . Anche da giovane, la sua leggendaria leadership era già evidente, come dimostra la fascia di capitano della nazionale ricevuta a soli 23 anni e indossata poi in cinque diverse edizioni della FIFA World Cup™, un record.
Da sempre una stella di prima grandezza, Márquez ha formato con l'ex compagno al Barcellona Carles Puyol una coppia di difensori centrali eccezionale, vincendo la UEFA Champions League nel 2006, primo giocatore messicano a riuscire in tale impresa. Le sue incredibili abilità e il suo straordinario carisma gli hanno fatto guadagnare il titolo di "Kaiser di Michoacán", oltre ovviamente allo status di Eroe FUT.
Javier Mascherano
Non sempre gli eroi si misurano dalla statura. Javier Mascherano ne è un esempio lampante. A prima vista, poteva dare l'impressione di non essere un muro insuperabile. Una volta in azione però, la sua inesauribile energia, la grinta incredibile e i contrasti ruvidi lo rendevano l'incubo di ogni avversario. Mascherano sembrava dotato di un piede in più, capace di chiudere ogni attacco e riconquistare palla per far ripartire subito l'azione.
Rispettato come leader, ha indossato la fascia di capitano dell'Argentina durante la FIFA World Cup™ 2010, trascinando l'Albiceleste fino ai quarti. "El Jefecito" ha mostrato inoltre un'incredibile duttilità, ricoprendo un nuovo ruolo al centro della difesa e vincendo la sua prima UEFA Champions League. Anche quando non aveva la fascia al braccio, Mascherano era un esempio in campo per i compagni con il suo stile di gioco. Una carriera pazzesca, costellata da numerosi titoli e 147 presenze con la maglia dell'Albiceleste, lo hanno fatto entrare di diritto nella rosa degli Eroi FUT.
Peter Crouch
Alcuni eroi scalano grattacieli. Peter Crouch era uno di questi. "Ha un buon tocco per uno della sua statura" è stato il giudizio che ha accompagnato questo attaccante di ben due metri d'altezza, durante una lunga carriera trascorsa in giro per l'Inghilterra. Un'ottima tecnica, unita alla sua statura, hanno fatto sembrare Crouch il risultato di un esperimento di laboratorio pensato per ottenere il calciatore perfetto. È stato infatti una minaccia per i difensori con entrambi i piedi (e in acrobazia) oltre che nel gioco aereo, come dimostra il record di gol segnati di testa in Premier League.
Le sue qualità da centravanti boa sono emerse in più occasioni: si pensi alla rimonta del Liverpool nella finale di FA Cup del 2006 dove servì un prezioso assist a Steven Gerrard, o a quando durante la FIFA World Cup™ del 2006 con l'Inghilterra, Crouch segnò una rete decisiva di testa contro Trinidad e Tobago. La sua caratteristica esultanza robot è già entrata nella leggenda. Idolo dei tifosi, la gioia e il cuore di Crouch lo rendono forse l'Eroe FUT più umano di tutti.
Dirk Kuyt
È proprio quando tutto sembra perduto e siamo sul punto di arrenderci che abbiamo bisogno degli eroi. Più la situazione appare disperata e più Dirk Kuyt è l'uomo che fa al caso tuo. Illuminerà l'ambiente, riaccenderà la speranza e ti trascinerà con il suo entusiasmo. Chiedi di Kuyt ai tifosi di qualsiasi squadra dove ha giocato e ti parleranno di lui con grande ammirazione. Non si è mai risparmiato in tutta la sua carriera, mettendo in campo un'energia apparentemente infinita e un entusiasmo che contagiava anche compagni e tifosi.
I suoi assist decisivi nei quarti e nella semifinale della FIFA World Cup™ 2010 si sono rivelati cruciali per l'approdo in finale dell'Olanda. Kuyt non è stato però solo un uomo assist: nella sua seconda esperienza al Feyenoord infatti, ha realizzato una tripletta decisiva per la conquista del titolo dell'Eredivisie 2016-17 all'ultima giornata, prima di annunciare il suo ritiro dal calcio tre giorni più tardi. L’uscita di scena perfetta per un Eroe FUT.
Harry Kewell
La maggior parte degli aspiranti eroi iniziano come aiutanti, prendendosi il tempo necessario per crescere e imparare prima di diventare eroi a tutti gli effetti. Harry Kewell però non aveva alcuna intenzione di attendere. Era infatti già un baby fenomeno a soli 15 anni, quando il Leeds gli propose di sostenere un provino. Un mago con la palla tra i piedi, con il suo straordinario controllo palla che gli permetteva di disorientare i difensori. Nel 2000 fu premiato come miglior giovane dell'anno dalla PFA, mentre le ottime prestazioni offerte nella stagione 2000-01 permisero al suo club di raggiungere la semifinale della UEFA Champions League.
"Il mago di Aus" utilizzò i suoi superpoteri anche in nazionale, realizzando un gol fondamentale nella FIFA World Cup™ 2006 che regalò all'Australia la prima qualificazione agli ottavi di un mondiale nella sua storia. Considerato tra i migliori giocatori di sempre del proprio paese, Kewell ha abbattuto le barriere tra magia e realtà, e questo lo rende un vero Eroe FUT.
Jean-Pierre Papin
Gli attaccanti normali valutano un passaggio troppo lungo, una deviazione troppo lontana o un cross troppo alto. Jean-Pierre Papin considerava ogni pallone in area, o anche semplicemente nei pressi dell'area, come un'occasione per dare spettacolo. Da vero attaccante, era capace di trasformare in oro ogni pallone che toccava, ma soprattutto era uno specialista dei gol impossibili. Più la palla era difficile da raggiungere, più egli si contorceva come una sorta di acrobata non solo per colpirla, ma anche per imprimerle la giusta forza per spedirla in rete.
Due suoi gol nella FIFA World Cup™ 1986 permisero alla Francia di chiudere quell'edizione al terzo posto, ma fu la tripletta con l'Olympique Marsiglia nella finale della Coupe de France del 1989 a consacrarlo come uno dei più forti attaccanti della sua epoca. Il pallone d'oro vinto poi nel 1991 ha definitivamente sancito il suo ingresso nell'olimpo del calcio e tra gli Eroi FUT.
Sidney Govou
Sidney Govou è il classico eroe il cui nome viene associato a quello della propria città natale. Sono sette le Ligue 1 conquistate dal Lione... e da Govou. L'esterno francese ha guidato l'OL a tutti i trionfi in campionato della sua storia, conquistando sette titoli di fila e proiettando il club della sua infanzia nell'elite del calcio transalpino. Nel 2001 iniziò a splendere in campo europeo con due reti nella UEFA Champions League, prima di mettersi in luce davanti al mondo intero negli ottavi della FIFA World Cup™ 2006 contro la Spagna.
Eroe per abilità, stile e fedeltà, lo splendido decennio di Govou all'OL ha rafforzato il legame con la sua città, facendo di lui il leone di Lione.
Tomas Brolin
Alcuni eroi hanno dei poteri innati. Tomas Brolin era una vera forza della natura, che si abbatteva sugli avversari come un tornado, lasciando solo le macerie al suo passaggio. La velocità e l'agilità di Brolin lo hanno reso un vero e proprio turbine palla al piede, permettendogli di segnare la rete decisiva nella vittoria per 1-0 del Parma nella semifinale di Coppa Italia 1991-92, poi vinta dal club ducale.
Forse, però, il suo gol più famoso resta quello segnato nei quarti di finale della FIFA World Cup™ 1994, quando riuscì a superare il portiere con un calcio di punizione ben battuto, trascinando poi la Svezia a uno straordinario terzo posto nel torneo. Quel gol in particolare viene ricordato anche per l'esultanza, poiché Brolin festeggiò alzando in aria il pugno destro ed eseguendo una piroetta di 360 gradi, mandando in estasi compagni e tifosi. I suoi gol spettacolari e le sue esultanze creative lo hanno reso di diritto un Eroe FUT.
Rudi Völler
Quando i difensori alzavano la testa e vedevano l'inconfondibile chioma bionda del tedesco volante sovrastarli, sapevano che era ormai troppo tardi per fermarlo. Völler è stato un attaccante micidiale, capace di vincere la classifica marcatori della Bundesliga e il premio di calciatore dell'anno nella stagione 1982-83. Nei suoi 47 gol in 90 presenze con la maglia della nazionale sono compresi anche i tre messi a segno nella finale della FIFA World Cup™ 1990 giocata da titolare e vinta dalla Germania Ovest.
Minaccia costante sotto porta, i difensori devono essere contenti che ci sia un solo Rudi Völler, un Eroe FUT unico nel suo genere.
Hidetoshi Nakata
Hidetoshi Nakata incarna l'essenza dell'eroe. Guai a perderlo di vista, anche solo per un istante. Quando riusciva a far perdere le proprie tracce, ecco che poteva diventare davvero pericoloso. Questo centrocampista offensivo era capace di nascondersi ai difensori come un agente segreto, salvo poi ricomparire all'improvviso per andare direttamente alla conclusione o servire un assist perfetto per un compagno. Il suo talento e la sua eleganza convinsero il Parma a farne il calciatore asiatico più pagato della storia. Il giapponese ripagò la fiducia nella finale d'andata di Coppa Italia contro la Juventus, dove segnò un importantissimo gol in sforbiciata dall'interno dell'area.
Quella stessa estate, il Giappone ospitò la FIFA World Cup™, con Nakata a segno nel successo per 2-0 sulla Tunisia che fece guadagnare al proprio paese la qualificazione agli ottavi e a lui lo status di eroe. Uno di quelli che richiedevano sempre la massima attenzione, in grado di sparire per farsi trovare pronto ovunque ci fosse bisogno di lui: un vero Eroe FUT.
Jay-Jay Okocha
Non è facile essere un eroe. Anche se a vedere giocare Jay-Jay Okocha non si direbbe. Uno dei più forti calciatori africani di sempre, oltre che un vero e proprio showman. Forse il segreto che gli permetteva di giocare con una classe e una nonchalance fuori dal comune era la consapevolezza di avere sempre un'altra giocata a cinque stelle nella manica. Divenuto il calciatore africano più costoso della storia al momento del suo passaggio al Paris Saint-Germain nel 1998, Okocha incantò la platea mondiale nella splendida vittoria della Nigeria sulla Spagna all'esordio nella FIFA World Cup™ 1998, conquistandosi i riflettori del palcoscenico più importante e rivelando il suo incredibile talento al mondo intero.
Come un vero e proprio prestigiatore, apparve sul palcoscenico della Premier league con la maglia del Bolton, e mise in piedi un vero e proprio spettacolo. Il suo straordinario gol da sei punti contro i rivali nella lotta salvezza del West Ham contribuì a rafforzare il suo status di eroe. Tuttavia, è il modo con il quale ha saputo tenere col fiato sospeso il pubblico, che lo fa entrare di diritto tra gli eroi FUT.
Joan Capdevila
Dove sono gli eroi quando c'è bisogno di loro? Nessuno si è mai posto questa domanda con Joan Capdevila in campo. Questo terzino di spinta, oltre a pensare a difendere, era solito gettarsi in avanti per supportare i compagni, perché niente poteva impedirgli di trovarsi dove c'era più bisogno di lui. Il suo impegno e la sua dedizione alla causa sono emersi chiaramente durante la FIFA World Cup™ 2010, dove ha giocato ogni minuto della scalata alla gloria internazionale della Spagna.
La sua doppietta contro il Getafe nel 2009 rimarrà impressa a lungo nella memoria dei tifosi del Villarreal, e rappresentò perfettamente la sua costante voglia di spingere lungo la fascia e di portare la propria squadra sempre più in alto in classifica tutte le volte che scendeva in campo. Essere un giocatore su cui si può sempre fare affidamento è quello che rende Capdevila un Eroe FUT.
Włodzimierz Smolarek
Gli avversari che sfidavano Włodzimierz Smolarek finivano spesso per ritrovarsi con un pugno di mosche. L'eroe polacco ha portato in campo un atteggiamento esuberante e combattivo che faceva ammattire i difensori. Quando pensavano di avergli preso le misure, lui salutava tutti e partiva. Quando provavano a pressarlo, riusciva a saltarli come birilli. Quando credevano di averlo messo all'angolo, tirava fuori dal cilindro un colpo a sorpresa e ribaltava la situazione in proprio favore.
La sua capacità di risultare imprendibile per i difensori si rivelò uno dei segreti che permisero all'Eintracht Francoforte di vincere la DFB-Pokal nel 1988. Con la sua straordinaria classe, Smolarek contribuì all'incredibile terzo posto della Polonia nella FIFA World Cup™ 1982, guadagnandosi di diritto un posto tra gli Eroi FUT.
Saeed Al Owairan
Non lasciatevi ingannare dal suo ghigno. Anche quando sorride, Saeed Al Owairan in realtà sta aspettando l'occasione giusta per colpire. Come un vero rapace, nel 1994 si avventò sulla difesa del Belgio segnando uno dei gol più belli nella storia della FIFA World Cup™. Dopo essere partito dalla propria metà campo, avanzò verso l'area avversaria saltando cinque difensori prima di scagliare la palla alle spalle del portiere.
La straordinaria velocità di Al Owairan e il suo fiuto del gol aiutarono l'attaccante saudita, 75 le presenze per lui in nazionale, ad aggiungere un'altra fantastica perla alla sua collezione andando a segno nella finale della Crown Prince Cup del 1993 e regalando l'ennesimo trofeo all'Al Shabab, il club dove ha trascorso tutta la sua carriera. Chissà cosa sarebbe successo ad Al Owairan se la sua carriera non fosse stata così ricca di imprese eroiche. Il fatto che non lo sapremo mai gli fa guadagnare comunque un posto tra gli Eroi FUT, dandogli un'ulteriore occasione per sfoggiare il suo inconfondibile sorriso.
Ledley King
Ledley King è nato per dominare il nord di Londra. La sua storia è il classico viaggio dell'eroe: cresciuto nei dintorni di White Hart Lane, col tempo passò dall'essere il migliore del quartiere a vera e propria leggenda locale. Ogni volta che scendeva in campo, la stella del Tottenham sovrastava gli attaccanti avversari e bloccava sul nascere le azioni di quelli più ostinati con il suo mix unico di forza, lettura di gioco e capacità di dimostrarsi all'altezza di qualsiasi sfida.
Ha dedicato la sua intera carriera alla squadra che amava e ha incoronato il suo fedele regno sollevando la EFL Cup nel 2008 in un autentico momento di trionfo. Capitanare una squadra significa anche farsi portabandiera di una comunità e l'Eroe FUT Ledley King non ha mai dimenticato le sue radici.
OGGETTI BASE EROI FUT: DISPONIBILI DAL LANCIO
MARIO GÓMEZ
Mario Gómez si è fatto conoscere in tutto il mondo all'apice della sua carriera per le straordinarie capacità realizzative. Per lui oltre 200 reti all'attivo con le maglie di alcuni dei club più prestigiosi della Bundesliga. In patria si ricordano tutti di lui e dei suoi gol, spesso pesanti. In particolare, fu protagonista della rete gol che consentì allo Stoccarda di vincere la terza Bundesliga della sua storia e allo stesso Gómez di entrare nella ristretta cerchia degli Eroi FUT.
TIM CAHILL
Tim Cahill era famoso in tutta la Premier League per la sua capacità di seminare il panico in area. Particolarmente pericoloso nel gioco aereo, poteva contare su molte altre frecce al proprio arco per far piangere i portieri avversari. Come la splendida rovesciata che mise a segno nel 2007. Questa è la stoffa degli Eroi FUT.
JORGE CAMPOS
Negli anni '90 abbiamo visto all'opera diversi portieri di qualità e di grande personalità provenienti dall'America Latina. In pochi però hanno lasciato il segno come Jorge Campos. Era abituato a giocare spesso fuori area, come una sorta di difensore aggiunto. Oltre a questo, era famoso per i completi sgargianti che disegnava personalmente. Nel 1991 mantenne la porta inviolata nel ritorno della sfida che diede il titolo di campione alla sua squadra. Quella prestazione è valsa a Campos un posto tra i nostri Eroi FUT.
DIEGO MILITO
La punta argentina ha faticato per anni a imporsi sul palcoscenico internazionale, nonostante avesse all'attivo oltre 50 gol in poco più di 100 presenze ne LaLiga. Il mondo si accorse del suo straordinario fiuto del gol dopo l'approdo all'Inter. Uno dei momenti clou nella carriera del "Principe" resta la doppietta con cui decise la finale della UEFA Champions League del 2010. In un'epoca in cui è difficile trovare centravanti "puri", quei due gol vengono ricordati ancora oggi come due capolavori che hanno permesso a Milito di ritagliarsi un posto tra gli Eroi FUT.
FERNANDO MORIENTES
Centravanti dal grande fiuto del gol, Morientes era in grado di vedere la porta come pochi. Marcatore prolifico sia con il club che con la nazionale, dei 100 gol messi a segno con il Real Madrid spicca quello che sbloccò la finale della UEFA Champions League del 2000, un colpo di testa sul secondo palo che aprì la strada ai Blancos verso l'ottavo titolo di campione d'Europa della loro storia. La materia di cui sono fatti gli eroi.
SAMI AL-JABER
Sami Al-Jaber ha messo a segno oltre 200 gol nella sua straordinaria carriera, disputando con l'Arabia Saudita quattro fasi finali della FIFA World Cup, nel 1994, nel 1998, nel 2002 e nel 2006. Nel 2006, con il gol contro la Tunisia è diventato uno dei pochissimi giocatori ad aver segnato in tre Coppe del Mondo. I suoi exploit ne hanno fatto un eroe nazionale, e ora anche un Eroe FUT.
ROBBIE KEANE
Robbie Keane ha segnato oltre 120 gol in Premier League con alcune delle squadre più importanti. Attaccante in grado di creare problemi a qualsiasi difesa, era sempre un osservato speciale in campo. Visse la sua miglior stagione quando guidò gli Spurs al loro ultimo successo in Coppa di Lega nel 2008.
ABEDI PELÉ
Miglior giocatore della storia del Ghana, fu soprannominato "Pelé'' come il fuoriclasse brasiliano. Con la maglia dell'OM negli anni '90 si è fatto conoscere come uno dei migliori registi della sua generazione. Ne diede l'ennesima prova durante la finale della UEFA Champions League del 1993, quando fornì l'assist per il gol partita, entrando definitivamente nella storia del Marsiglia e del calcio.
CLINT DEMPSEY
Dempsey era un giocatore molto generoso in campo, sia in MLS che in Premier League, per non parlare di quando indossava la maglia della nazionale. Il suo nome finiva spesso sul tabellino dei marcatori. Miglior marcatore a pari merito nella storia della nazionale degli Stati Uniti, dopo aver fatto ritorno in Nord America per giocare a Seattle, collezionò 47 reti in campionato in 115 presenze, compresa una memorabile tripletta nel 2014.
LARS RICKEN
Tra i protagonisti dei successi del Borussia Dortmund negli anni '90, realizzò un gol nella finale della UEFA Champions League 1996-97 dopo appena 16 secondi dal suo ingresso in campo. Resta, a oggi, la rete più veloce nella storia della UCL, messa a segno da un giocatore entrato dalla panchina. E, sicuramente, la più importante di Ricken con la maglia del Dortmund.
OLE GUNNAR SOLSKJÆR
L'assassino con la faccia da bambino, autore di un gol entrato nella storia. Per buona parte della sua carriera da giocatore, Ole Gunnar Solskjær è stato un attaccante di riserva di grande affidabilità. Il classico giocatore sempre pronto a sferrare il colpo finale agli avversari stanchi. Il suo gol nella leggendaria finale della UEFA Champions League del 1999 descrive al meglio la sua abilità di rapace d'area.
ANTONIO DI NATALE
All'apice della carriera, Antonio Di Natale era famoso in tutta Europa per la sua velocità, la sua tecnica e le sue straordinarie doti realizzative. Il 2010 è stato probabilmente l'anno della sua definitiva consacrazione. Quella stagione realizzò una fantastica tripletta contro il Lecce, mandando in estasi i tifosi dell'Udinese. Concesse il bis poi contro il Napoli, segnando altre tre reti. Di Natale è stato per anni l'uomo simbolo di un'Udinese che ha fatto sognare la propria gente.
IVÁN CÓRDOBA
Il colombiano Iván Córdoba è stato tra gli artefici dei numerosi successi dell'Inter, sia in Italia che in Europa, grazie al suo straordinario apporto in fase difensiva. Leader carismatico e roccioso difensore centrale, ha incarnato con il suo stile di gioco la solidità che ha permesso ai nerazzurri di centrare uno storico triplete nel 2010. Nel 2008, il gol partita messo a segno contro la Reggina a pochi istanti dal termine di un match equilibratissimo lo rese definitivamente uno dei beniamini del popolo nerazzurro.
FREDDIE LJUNGBERG
Freddie Ljungberg è stato determinante per consentire all'Arsenal di rimanere imbattuto in Premier League, l'unica squadra inglese a poter vantare questo record. Ha lasciato il segno nel campionato d'oltremanica grazie al suo talento e alla sua tecnica. La finale di FA Cup del 2002 lo ha visto aggiungere un'ulteriore perla alla sua già lunga collezione. Dopo aver puntato la difesa del Chelsea e saltato un paio di avversari, lasciò partire una conclusione destinata all'incrocio dei pali. Imparabile per il portiere.
JÜRGEN KOHLER
Jürgen Kohler è considerato uno dei migliori difensori della sua generazione. Dopo aver vinto il titolo nazionale in Germania e in Italia, vestendo le maglie di alcuni dei club più famosi, nel 1997 entrò definitivamente nella storia del calcio aggiudicandosi la UEFA Champions League con il Borussia Dortmund. Fu tra i protagonisti della semifinale, dimostrandosi un baluardo insuperabile e leader in campo. Quella prestazione diede alla squadra la fiducia necessaria per alzare poi al cielo la coppa dalle grandi orecchie.
JERZY DUDEK
Jerzy Dudek è stato tra i protagonisti del trionfo del Liverpool nella finale della UEFA Champions League del 2005. Se non il protagonista assoluto. Qualsiasi squadra avrebbe alzato bandiera bianca dopo aver chiuso la prima frazione sotto di tre reti. Ma non i Reds. Dopo aver assistito alla reazione dei compagni che portò al pareggio nella ripresa, l'estremo difensore polacco sapeva che anche lui avrebbe dovuto fare la sua parte. E la fece in pieno. Un doppio miracolo su Andriy Shevchenko sul finire dei tempi supplementari lasciò intuire che quella sarebbe stata la serata del Liverpool. Ai calci di rigore, fu proprio una sua parata, sempre su Shevchenko, a regalare la coppa ai Reds. Quella sera Jerzy Dudek fece la differenza tra la speranza e la gloria.
ALEKSANDR MOSTOVOI
Alexandr Mostovoi era soprannominato "lo zar" dai tifosi del Celta Vigo, la squadra con la quale si fece conoscere in tutta Europa come uno dei migliori registi del vecchio continente. Dopo aver vinto la Coppa Intertoto ed essere arrivato in finale di Copa Del Rey, Mostovoi raggiunse il culmine della propria carriera nel 2003, segnando una doppietta contro la Real Sociedad che diede al Celta la qualificazione alla UEFA Champions League.
JOE COLE
Joe Cole è senza dubbio uno dei giocatori più talentuosi della sua generazione. Il classico numero 10, capace con la sua tecnica, visione di gioco ed equilibrio di seminare il panico tra le difese inglesi e d'Europa. Era il fulcro creativo di un Chelsea composto da giocatori leggendari. Suo il gol vittoria che diede ai Blues la Premier League nel 2006.
DAVID GINOLA
Grande agonista capace di incantare le folle, David Ginola si fece conoscere indossando le maglie di alcuni dei club europei più prestigiosi negli anni '90. Nelle file di un Paris Saint-Germain imbottito di talenti, Ginola regalò numerose magie al pubblico del Parco dei Principi. Ma a fargli conquistare le prime pagine fu un suo splendido gol contro il Real Madrid nella UEFA Champions League del 1993.
FAQ
Alcuni dei campioni più apprezzati dai tifosi fanno il loro ritorno in campo in FIFA 23 Ultimate Team sotto forma di Eroi FUT, con oggetti speciali che celebrano i momenti indimenticabili della loro carriera che li hanno resi delle leggende.
Gli Eroi FUT 23 saranno disponibili nel gioco sin dal lancio, con un'ulteriore versione speciale Eroe FUT FIFA World Cup™ in arrivo dall'11 novembre per celebrare una prestazione memorabile sul palcoscenico più importante al mondo.
Cos'è un Eroe FUT FIFA World Cup™?
Per festeggiare la FIFA World Cup 2022™ maschile, ogni nuovo oggetto Eroe FUT in FIFA 23 Ultimate Team avrà due versioni: una base e una versione FIFA World Cup™. La versione base sarà dedicata a un momento memorabile della sua carriera in un club, mentre la versione FIFA World Cup™ celebrerà un contributo importante offerto con la maglia della nazionale.
Quando saranno disponibili gli oggetti Eroe FUT FIFA World Cup™ in FUT 23?
Le versioni base di tutti gli Eroi FUT saranno disponibili in FIFA 23 Ultimate Team dal lancio. Gli oggetti Eroe FUT FIFA World Cup™ arriveranno a partire dall'11 novembre.
Gli Eroi FUT FIFA World Cup™ in FUT 23 avranno le stesse valutazioni del loro oggetto Eroe FUT base?
Tutti gli Eroi FUT FIFA World Cup™ godranno di valutazioni migliorate rispetto ai loro oggetti base, a seconda del momento vissuto in nazionale.
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Gioca la FIFA Women's World Cup™ senza costi aggiuntivi* in EA SPORTS™ FIFA 23.
*Sono richiesti FIFA 23 (venduto separatamente), tutti gli aggiornamenti di gioco, una connessione a Internet e un account EA.
** Si applicano condizioni e restrizioni. Consultare https://www.ea.com/it-it/games/fifa/fifa-23/game-offer-and-disclaimers per i dettagli.
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