Esplora La Strada in NBA LIVE 19: Rio Favela

Facciamo un viaggio il Sud America e approfondiamo uno dei campi più unici, e riconoscibili, di tutto il mondo. Al Rio Favela, le persone giocano a basket per sfogarsi, per avere la possibilità di giocare allo sport che amano.

La Strada è dove ti guadagni il rispetto. Quando scendete in campo farete meglio a essere pronti, non importa se state giocando dove si sono fatti belli decenni di talenti NBA o cercate solo di dimostrare che avete quello che serve per dominare il campo. Prima del lancio di NBA LIVE 19, approfondiremo i diversi campi presenti nel gioco e cercheremo di entrare nella loro cultura, che cambia con ogni cambio di località. Vedete tutti i nostri approfondimenti sui campi di La Strada.

La storia di Rio Favela

Trovare un posto dove giocare a basket non è il problema: il problema è riuscire a trovare i campi liberi viste le orde di persone che vogliono farsi due tiri al Rio Favela. È facile apprezzare il valore estetico del tradizionale campo da basket situato nel bel mezzo di case luminose e colorate. Per quanto piacevole, le immagini non gli rendono giustizia: per ogni mille parole che un'immagine può raccontare, le storie nate su questo campo avrebbero bisogno di giorni di conversazione solo per comprenderne l'importanza.

Andiamo a Rocinha, una delle città più sottovalutate dell'enorme Brasile. Una volta era considerata una sorta di baraccopoli e, anche se la sua popolazione la rendeva più un bairro (o quartiere), è ancora tecnicamente classificata come la favela più popolosa del Brasile. Gli edifici si innalzano per piani e piani sopra il livello del suolo e si affacciano sul resto della città. Mentre alcuni suggeriscono una descrizione che porta a parole come bidonville, Rocinha è nota per avere banche molto ben sviluppate, trasporti pubblici e imprese.

Affacciata su uno dei quartieri in riva al mare più benestanti, São Conrado, Rocinha si trova in cima alle montagne, purtroppo circondata dalla violenza e dalle conseguenze naturali della povertà e della sovrappopolazione. Si sviluppa di più anno dopo anno attraverso l'urbanizzazione a livello nazionale, ma lo sport ha sempre fornito uno sbocco a molti dei residenti della città.

La scena del basket di Rocinha però non consiste solo di un campo e di partitelle. Il programma Jr. NBA, una lega giovanile di base, esercita una forte influenza tra i giovani della città ed è stata in realtà la prima sede creata in Sud America. Anche se i campi possono essere circondati da ciò che molti chiamano torri o progetti, la cultura è forte e brilla in modo meraviglioso sul campo da basket.

La storia del basket in Brasile

Scommetto che molte persone non indovinerebbero mai da quanto tempo il Brasile giochi a basket, la cosa ha preso alla sprovvista anche me. Verso il 1891, James Naismith, un insegnante canadese di educazione fisica, scrisse le regole per il suo gioco della pallacanestro. Nel 1894, Augusto Shaw, un americano, ha portato una palla da basket nel suo bagaglio quando ha deciso di insegnare al Mackenzie College di San Paolo, in Brasile. Al momento l'attenzione maschile gravitava quasi tutta attorno il calcio (e sembra anche con discreti risultati), così sono state le donne ad adottare per prime il gioco.

Negli anni '30, fu fondata la Confederação Brasileira de Basketball, che partecipava a tornei internazionali contro paesi come gli Stati Uniti. Famosi giocatori NBA come Leandro Barbosa, Anderson Varejao, Fab Melo, Mercelo Huertas, Nene, Tiago Splitter, Cristiano Felicio, Bruno Caboclo, e Raul Neto provenivano tutti da quell'enorme paese.

Anche la leggenda apparentemente mitologica Oscar Schmidt è nata in Brasile. Schmidt non è così conosciuto come dovrebbe essere perché non ha mai deciso di portare il suo talento in NBA, ma è ugualmente un membro della FIBA Hall of Fame e della Naismith Memorial Basketball Hall of Fame. Nel momento del suo apice, i giocatori dell'NBA non potevano vestire le divise delle squadre nazionali, e sentiva che era più importante giocare per il suo paese che andare negli Stati Uniti. a giocare in un campionato.

In 38 partite olimpiche di pallacanestro in carriera, Schmidt ha totalizzato in media 28,8 punti a partita, di cui 42,3 punti a partita durante le Olimpiadi del 1988. La sua squadra del 1987 ha eliminato la squadra nazionale statunitense che aveva David Robinson, Danny Manning, Dan Majerle, Rex Chapman, Pervis Ellison e Keith Smart: Schmidt in quell'incontro ha segnato 46 punti. Se volete saperne di più sulla leggenda, che potrebbe sul serio avere un libro dedicato considerando che è il miglior realizzatore anche fuori dai campi NBA e che ha giocato per 26 anni, date un'occhiata a questo incredibile pezzo che Grantland ha scritto alcuni anni fa. Come fan dei Lakers, devo sottolineare che Schmidt ha insegnato a Kobe molto di quello che sa, dato che Oscar era compagno di squadra del padre di Bryant in Italia. Bryant ha detto che lui era "una leggenda vivente".

Impatto dei campi Rio Favelas

"Il basket è qualcosa di più di un semplice mettere la palla nel cerchio", ha dichiarato Leandro Lima, un giocatore di basket amatoriale cresciuto giocando su questi campi. "Spero che porterà qualche riconoscimento e benefici al di là dello sport".

Crescere in queste aree non è stato facile, Lime ne è la dimostrazione vivente. Ha perso suo padre in giovane età, come molti altri a causa della grande quantità di droga e alla violenza delle bande. È stato in grado di sfruttare la pallacanestro come suo strumento per emergere e continuare a progredire, al punto che si è fatto un nome e ora è in grado di aiutare gli altri dalla sua città natale.

Ha iniziato giocando con diversi club brasiliani da adolescente fin verso i primi 20 anni. Ma il vero divertimento, per lui, consisteva nel giocare uno contro uno o in strada per il diritto di vantarsi. La pallacanestro l'ha portato a viaggiare e giocare partite semi-pro a New York, in Francia e in Spagna. Da allora è diventato due volte campione brasiliano in una competizione di streetball uno contro uno chiamata King of the Rock. Per Lima, le Favelas a Rocinha sono il luogo dove tutto è iniziato: questa è stata la base per il resto della sua vita e, invece di dover fare tutto il necessario per sopravvivere a Rocinha, ora si trova in una posizione in cui può viaggiare per il mondo e dare il suo apporto.

"Mostrerò ai ragazzini cosa mi ha dato il basket" ha detto. "Sono sicuro che molti di loro andranno oltre quanto sono riuscito a fare io, il basket mi ha aiutato molto nella mia vita e il minimo che posso fare è dare indietro qualcosa".

Con la NBA che mette piede a Rocinha, il gioco non può che essere in ascesa nella più grande favela del Brasile. Questo è solo l'inizio: mentre un'ondata di giocatori NBA è in costante arrivo, è stato osservato del talento in tutto il paese, da San Paolo a São Carlos, e in generale ovunque.

Siete pronti a confrontarvi in campo con un'intera città di circa 180.000 spettatori che vi osserva dall'alto? Tutti gli occhi saranno puntati su di voi nelle favela e farete meglio a sfoderare l'artiglieria pesante, niente giochetti da bambini! A Rio, giocate per qualcosa di più grande della pallacanestro quando scendete in campo e affrontate alcuni dei giocatori più abili e appassionati che abbiate mai visto.

- Rahul Lal (segui Rahul su Twitter @rlal95)

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